L’ultima tappa del Mytho: Aquileia 2023

Aquileia:
Mytho Marathon 2023

Sarà la meravigliosa città romana di Aquileia ad incoronare nel 2023 i primi runners che entreranno nel MYTHO di Maratona. Celebre per la sua imponente basilica, Aquileia è stata un’importante città dell’Impero Romano e poi principale centro per la diffusione del Cristianesimo nell’Europa del nord e dell’est. È sito UNESCO dal 1998 per l’importanza della sua area archeologica e la bellezza dei mosaici pavimentali che custodisce.

Aquileia

Aquileia, importante città dell’Impero romano e poi principale centro per la diffusione del Cristianesimo nell’Europa del nord e dell’est, rappresenta una straordinaria occasione di conoscenza e regala un’indimenticabile esperienza di visita. Per l’importanza della sua area archeologica e la bellezza dei mosaici pavimentali che custodisce dal 1998 Aquileia è entrata a far parte della lista dei siti riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell'Umanità. Tra tutti, il più grande e conosciuto è quello della basilica di S. Maria Assunta, risalente al IV secolo, ma a questo si aggiungono altri preziosi resti musivi di età romana e paleocristiana, che fanno di Aquileia una sorta di capitale del mosaico romano d’Occidente. Oltre al complesso basilicale, devono essere inclusi nella vostra visita anche il Museo Nazionale Paleocristiano e il Museo Archeologico Nazionale.

Riserva Naturale della Valle Cavanata

La Valle Cavanata è oggi con i suoi 250 ettari una delle valli da pesca più estese della laguna di Grado, anche se è solo una parte di quella valle che è stata realizzata in una zona lagunare e palustre degli anni Venti in poi, quando iniziarono le grandi bonifiche. La Valle Cavanata è stata completamente arginata negli anni Trenta, diventando una valle da pesca e da caccia con una superficie di circa tre volte maggiore di quella attuale. Nello stesso periodo, il territorio posto ad est della valle odierna è stato bonificato a fini agricoli, riducendo così le zone paludose, ed è stato sbarrato a mare il Canale Averto, un antico ramo dell’Isonzo trasformato in canale scolmatore delle bonifiche dette “della Vittoria”. Negli anni Cinquanta sono state completate le opere di bonifica nei territori posti a nord della valle che hanno ridotto drasticamente la sua superficie, raggiungendo le attuali dimensioni. Dopo le alluvioni del 1965 e 1966 è stato rinforzato l’argine a mare, chiuso il Canale Averto ed è stata realizzata l’attuale spiaggia.

La Valle Cavanata è stata riconosciuta di valore internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar in particolare quale habitat per uccelli acquatici con ottime potenzialità per la sosta e la nidificazione di molte specie di uccelli. Sono state segnalate finora oltre 260 specie uccelli.

Simbolo della Riserva è l’oca selvatica (Anser anser), che è stata reintrodotta nel 1984 e dal 1987 si riproduce regolarmente e la cui la popolazione oggi conta un centinaio di individui.

FVG 2 Ciclovia del Mare Adriatico

La Ciclovia del Mare Adriatico (FVG 2) congiungerà Trieste e Venezia ed è parte integrante dell'itinerario europeo “Eurovelo” n. 8 (Cadice-Atene) nonché di alcuni itinerari FIAB “Bicitalia” e dell’itinerario Adriabike Tarvisio-Trieste-Ravenna. È l’itinerario del Friuli Venezia Giulia con più collegamenti internazionali.
Parte del suo tracciato è già esistente e consente di collegare il centro storico di Grado fino a Monfalcone. Il primo tratto del percorso è davvero affascinante perchè si snoda sul lungomare della spiaggia GIT di Grado fino ad arrivare a Grado Pineta. Da qui la pista ciclabile costeggia la strada provinciale SP19 mantenendo però una sua completa autonomia. Superato il canale di Primero si svolta a destra e qui si entra all'interno della meravigliosa Riserva Naturale della Valle Canavata.

Grado

Elegante cittadina di mare con un centro storico dal fascino veneziano che si rivela tra campielli e vicoli su cui si affacciano le pittoresche case dei pescatori, Grado è una delle più note cittadine balneari del Friuli Venezia Giulia. Nella città vecchia, in Campo dei Patriarchi, dominano la scena la Basilica di Santa Eufemia e l’adiacente Basilica di Santa Maria delle Grazie, la più antica di Grado. È nota come isola del sole, perché i suoi tre chilometri di spiaggia, rivolti a sud, non sono mai in ombra e anche perché, grazie al suo particolare microclima, il sole qui non manca mai.
Appartenente un tempo ai domini dell’Impero austro-ungarico, Grado fu molto amata dall’aristocrazia asburgica che, fin dall’Ottocento, raggiungeva l’Isola per i bagni e le pregiate Terme marine che ancora oggi coniugano salute e bellezza e sono il luogo ideale per ridare vigore al corpo e allo spirito.

Santuario mariano “Santa Maria di Barbana”

L'isola di Barbana ospita il santuario dedicato a “Santa Maria di Barbana”.
Nel VI secolo fu costruito un primitivo sepolcro che, secondo la tradizione, doveva custodire un'immagine sacra della Madonna trasportata in quel luogo dalle acque del mare dopo una violenta mareggiata, ed eretto, su volere del patriarca di Grado Elia (571-588), come ringraziamento alla Madonna per aver salvato la città di Grado. Il nome dell'isola probabilmente deriva da un eremita del VI secolo, Barbano, che vi si era insediato e aveva raccolto attorno a sè una comunità di monaci.
Il santuario, come appare allo stato attuale, risale all'intervento di restauro del 1926 e vi si può scorgere da lontano l'alto campanile, punto di riferimento della laguna di Grado.
Questa pittoresca isola, oasi di pace e di antiche tradizioni, è da sempre meta di pellegrinaggi.
Un servizio regolare di traghetti, con partenza dal Canale della Schiusa, collega l'isola di Barbana a Grado. Il viaggio dura circa 20 minuti. L'isola può essere raggiunta anche da natanti privati ed è dotata di un piccolo porto.

FVG1 Ciclovia Alpe Adria

La ciclovia Alpe Adria è la principale e più conosciuta via cicloturistica del Friuli Venezia Giulia, percorsa da decine di migliaia di ciclisti all’anno. L’itinerario parte da Salisburgo (A) e dopo 400 km raggiunge Grado, entrando nei nostri confini da Tarvisio. In Italia è stato costruito in parte su sedimi di ferrovie dismesse. Attraversa da Nord a Sud l'intera regione, offrendo così un compendio vastissimo di ambienti naturali, urbani, paesaggistici e culturali.
Uno dei tratti più spettacolari dell'intero percorso è sicuramente quello che collega Aquileia a Grado. Si tratta di un percorso di appena 10km che permette di fare un tuffo nella storia di Aquileia, il porto romano per eccellenza, e di immergersi pian piano all'interno dell'incantevole laguna di Grado. Un piccolo mondo fantastico, immerso nella quiete della natura, che vede l'intrecciarsi di canali e rii, percorsi di fede dalle origini lontane, come testimonia il santuario mariano dell' Isola di Barbana, uno dei più frequentati d'Italia.
La laguna è una zona feconda di essenze arboree, e in particolare di tamerici, olmi, pioppi, ginepri e pini, mentre la fauna presenta una cospicua varietà di volatili, tra i quali gabbiani, aironi cinerini, germani reali, rondini di mare.